15 gennaio 2011
Inaugurato oggi a Vicenza il primo appuntamento internazionale, 1500 le aziende presenti nei padiglioni
Si respira ottimismo al taglio del nastro di Vicenzaoro First, il primo appuntamento internazionale dedicato al mondo della produzione orafa: 5 per cento il tasso di crescita dell’economia mondiale nel 2010 con un + 27 percento fatto registrare nell’esportazioni dalle aziende italiane, anche se quest’ultimo dato risulta viziato dall’impennata delle materie prime. Ma, come ha sottolineato il presidente dell’ente fieristico veneto, Roberto Ditri, non è il momento di abbassare la guardia, anzi bisogna continuare a lavorare soprattutto esplorando e consolidando tutti quei mercati che di emergente hanno ormai ben poco.
“Si tratta di paesi con classi sociali medio, medio-alte in formazione, mercati con dinamiche di crescita e prospettive assai promettenti, dazi doganali permettendo. Mercati già sensibili all’esclusività al bello, al gioiello “Made in Italy”, quindi da presidiare per cogliere le opportunità che si possono presentare. Prima fra tutte la temutissima e ambitissima Cina“. A supporto di quanto dichiarato, il presidente Ditri, ha annunciato la partenza di un “nuovo corso” per Fiera Vicenza (FDV 2011-2015): cinque anni di programmazione e studi per ridisegnare il volto dell’ente. “Dobbiamo passare da luogo contenitore a luogo di contenuti. Una fiera che promuova l’incontro e la sintesi progettuale, che valorizzi le eccellenze a livello globale“.
La cerimonia di apertura è stata anche l’occasione per porre all’attenzione del mondo orafo uno dei grandi interogativi di questi ultimi anni: dove traghettare la grande creatività italiana. Nell’evento, organizzato presso la sala Trissino, e moderato dal direttore del quotidiano online “Lettera43“, Paolo Madron, hanno dato il loro contributo alla discussione Armando Branchini, Segretario Generale Fondazione Altagamma, Matteo Marzotto, Presidente Enit, Andrea Morante, amministratore delegato Pomellato e l’imprenditore indiano Mehul Choksi, presidente del gruppo industriale Gitanjali. Investire in innovazione, design e industrializzazione, del resto come sempre, rappresentano per gli ospiti interevenuti le direttirici da seguire per riposizionare il gioiello italiano sui mercati internazionali. Ospite d’onore l’Ambasciatore Cinese in Italia, Ding Wei, presente in fiera con una folta delegazione di buyers.
Sono 1500 gli espositori presenti in questi giorni nei padiglioni di fiera Vicenza rappresentativi di 50 paesi e 54 province italiane.
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