22/01/11

Valenza Expo Events: il programma per il 2011

Dopo il successo di pubblico di Exposhopping Natale, Valenza Expo Events presenta, per il 2011, una nuova manifestazione espositiva e la riconferma delle iniziative già collaudate.

Il programma per il nuovo anno, in via di definizione, vedrà:

- Primavera in Fiera (1° Edizione, per il pubblico) 14/17 Aprile con sistema casa, artigianato, gioielli e bijoux, enogastronomia, abbigliamento-accessori, sport, tempo libero, viaggi-turismo, collezionismo, arredo giardino.
- V+Plus 2011 (3° Edizione, per gli operatori) date in definizione con Tecnologie innovative, design, creatività per il settore orafo.

- Valenza Gioielli/Istinto Prezioso (per gli operatori) 1/4 Ottobre è il Salone internazionale di gioielleria, oreficeria, orologeria.

- Valenza Exposhopping Natale (2° Edizione, per il pubblico) 18/20 Novembre con gioielli e bijoux, complementi d’arredo, drink & food, regalistica, artigianato.

expovalenzagioielli.com

21/01/11

Tunisia: Banca centrale, nessuna variazione degli stock di oro


MERCOLEDI' 19 GENNAIO 2011
Aperta un'inchiesta giudiziaria contro Ben Ali e famiglia.
La Banca centrale della Tunisia (Bct) ha dichiarato che "non e' stata registrata alcuna variazione degli stock d'oro", smentendo le indicazioni di stampa secondo cui la famiglia del presidente Zine El Abidine Ben Ali nella fuga avrebbe portato con se' 1,5 tonnellate di oro per un valore di 45 milioni di euro. "E' una voce senza fondamento". Il livello delle riserve aurifere che sono dell'ordine di 5,3 tonnellate non ha registrato alcun cambiamento", ha detto la Bct in una nota, sottolineando le strette

Il Sole 24 Ore Radiocor

20/01/11

RossoCiliegia, gioiello d’autore per Milano

In occasione della mostra “Gioiello per Milano” al Triennale Design Museum RossoCiliegia® presenta le creazioni di GianCarlo Montebello e Gaspare Buzzatti.
RossoCiliegia®, marchio di Benedetti srl, approda nuovamente in Triennale con creazioni di Giancarlo Montebello e dal giovane designer Gaspare Buzzati. Realizzati in acciaio gli ornamenti che riproducono i simboli e la pianta della città possono essere ammirati fino al 6 febbraio presso il Triennale Design Museum all’interno della mostra “Gioielli per Milano” curata da Alba Cappellieri professore di design del gioiello al Politecnico di Milano.
La mostra presenta quaranta gioielli realizzati da designer e orafi lombardi che per la prima volta hanno collaborato per dedicare un gioiello alla città. Quaranta creazioni che rappresentano l’opportunità per mettere insieme persone e idee, maestri del gioiello e giovani designer, imprenditori e artigiani, ricerca e business, tradizione e innovazione, territorio e globalità. “Gioielli per Milano” rappresenta il clima di collaborazione capillare tipico sistema produttivo lombardo.
“Il toro della Galleria, celebre effige beneaugurante, si è stufato di farsi pestare gli attributi e diventa amuleto contemporaneo. Per una possibile e condivisibile pratica quotidiana della qualità…con spirito” commenta con ironia Giancarlo Montebello che ha realizzato un medaglione souvenir, vera e proprio ornamento e decorazione per il corpo  in acciaio semi-inciso e lavorato nel minimo dettaglio che si interseca con un elegante stringa rossa con puntali in oro.
“La facilità e la velocità di viaggiare, rendono il pianeta sempre più piccolo e accessibile da tutti, trasmettendo una sensazione di disorientamento radicale. C’è la necessità di ritornare all’eredità personale per stabilire i punti di riferimento. L’utilizzo dei centri storici delle città è nato grazie al fatto che sono le nostre città che ci stimolano ad una emozione, ad uno spirito di appartenenza”. Commenta Gaspare Buzzatti che ha saputo trasformare la pianta di Milano in un elegante pendente contemporaneo grazie all’estrema precisione di dettaglio nell’intaglio e nella semi-incisione dell’acciaio.


H.Stern Code Collection, anello in oro e diamanti

Una preziosa opera di alta gioielleria realizzata dalla casa brasiliana H.Stern, divenuta celebre per la sua partecipazione nella serie televisiva Sex and the City.
Questo raffinato anello fa parte della Code Collection e si presenta su una base in oro giallo 18 carati. La particolare lavorazione dell’oro, lo porta ad essere spazzolato in superficie e lucido nel suo interno e sui lati. Ad impreziosire la superficie, inoltre, ci pensano un gran numero di diamanti bianchi, incastonati in degli spazi a forma di taglio, che si alternano tra di loro dando un effetto di grande brillantezza.Per informazioni sul prezzo e sulla disponibilità basta visitare il sito hstern.net

Fonte: GoLook.it

19/01/11

Rosato, una partnership con l’americana Richline International


da sinistra Dave Meleski, presidente di Richline, al centro Warren Buffet
presidente della holding Berkshire Hathaway e Tennis Ulrich, Ceo di Richline

Per fine febbraio la firma definitiva tra l’azienda aretina e il produttore statunitense.

Gennaio è sempre un mese di grandi cambiamenti per l’aretina Rosato Srl, che ha appena siglato un accordo preliminare per l’acquisizione da parte del gruppo Richline; attesa per fine febbraio la firma definitiva. Un anno fa, sempre a gennaio, l’azienda toscana, leader nel settore della gioielleria, aveva acquisito il brand vicentino Calgaro attraverso l’unificazione della divisione commerciale, dell’amministrazione e del comparto logistico e mantenendo separati filosofie e mood.

Oggi, invece, l’accordo con Richline International Srl, filiale della holding Berkshire Hathaway Inc., il più importante produttore e distributore di gioielleria degli Stati Uniti.
“Rosato rappresenta uno step fondamentale nel nuovo progetto di espansione volto a creare una piattaforma europea – ha dichiarato Dennis Ulrich, direttore generale del Gruppo Richline -. Siamo felici di poter collaborare con un team così qualificato, entusiasta ed affiatato che continuerà ad essere guidato da Simona Rosato per quanto riguarda la creatività e lo stile”.

“Questa è per noi una grandissima opportunità di crescita ed espansione – gli ha fatto eco Simona Rosato -. Sono sicura che saremo in grado di far apprezzare ed amare il design e la perfezione dei nostri gioielli Made in Italy”.

Soddisfazione per la partnership è stata espressa anche da Dave Meleski, presidente di Richline: “Simona Rosato e il suo gruppo di lavoro rappresentano un esempio di modernità ed innovazione. Siamo sicuri che, con il nostro supporto finanziario, potranno continuare a creare gioielli sempre nuovi ed originali con i quali rafforzare la presenza del Made in Italy in mercati già aperti e conquistarne di nuovi”.
scritto da Chiara Di Martino

Polished Diamond Prices Up 10% in 2010

NY - 19/01/2011
The diamond markets recovered in 2010 as significant increases in consumer demand from India, China and Far East markets, as well as a relatively healthy U.S. holiday season supported higher prices. Liberal U.S. monetary policies have encouraged global consumption and stimulated the market for inexpensive diamonds. They have also created currency uncertainty, inflationary expectations and surging gold prices that have encouraged investment demand for diamonds. Overall polished diamond prices and trading volumes have returned to early 2008 pre-recession levels and stabilized during the second half of 2010.

Certified polished diamonds prices increased 10.3% on RapNet - Rapaport Diamond Trading Network, with half carats up 4.1%, one carats up 12.3% and three carats up 24.6%, Large very expensive high quality diamonds did even better as did small, inexpensive diamonds whose prices increased 57% at Rapaport Auctions.

The globalization of diamond demand and the supply side management of rough diamonds by Russia’s ALROSA and De Beers significantly influenced diamond prices throughout the year. In some instances stockpiling and restrictive production created shortages that resulted in speculative pricing and reduced manufacturer profits. With over 600,000 cutters, India now dominates diamond production assisted by easy banking credit and a powerful local jewelry market that is growing at about 25% per annum.

“While the U.S. recovery will take time the global diamond markets are well positioned for growth in 2011. Western governments will continue liberal monetary policies providing short term artificial stimulation that promotes global consumption. In the medium term we expect near zero interest rates to result in an inflationary cycle that will create unprecedented currency uncertainty and support demand for diamonds as a store of value. We caution that markets will be volatile and that interest rates will eventually surge as governments fight inflation and these higher interest rates may have a very negative impact on diamond demand and pricing. The trade is advised to enjoy the ride as long as interest rates remain low, avoid speculation and maintain liquidity” said Martin Rapaport, Chairman of the Rapaport Group.

diamonds.net - news

Da Madrid le scarpe per sceicche

I tacchi gioiello di Patricia Morales stregano Madonna e le paperone arabe

Arrivano i «patricios» le meravigliose scarpe con vertiginosi tacchi a spillo della spagnola Patricia Morales. Li indossano già Naomi Campbell, Madonna, Paulina Ribio e uno stuolo di principesse dell’Arabia Sauditia. Gli stiletti, fatti a mano, lascerebbero a bocca aperta persino Manolo Blahnik, il calzolaio che ha vestito i piedini delle interpreti di «Sex & The City»: sono infatti modelli unici, irripetibili, mixati con preziosi tessuti e gioielli veri. «Disegno per una donna che comincia a vestirsi dai piedi. Le scarpe hanno un’anima. E lo specchio dell’anima di una donna non solo sta nei suoi occhi, ma anche nelle sue scarpe», spiega la zapatera Morales, 29 anni, nativa di Almeria in Andalusia. Patricia non ha, noblesse oblige, un negozio. Riceve, solo su prenotazione, nel suo atelier della elegante e madrilena Claudio Coello. E, prese le misure con un sistema hi-tech che scannerizza i piedi, archivia le orme delle fortunate.

Los tacones sono di solito sui 12 cm, ma dipende dai gusti dell’acquirente per i zapatos-joyas, le scarpe-gioiello. «Il paio più caro che ho creato costava 80 mila euro. Materiali: raso di seta, retina d’oro con diamanti, smeraldi e zaffiri», rammenta la madre di tutte le luxury shoes, biondina elegante e raffinata che sta aprendo un atelier anche a Parigi e che ha come suoi punti di riferimento estestici Elsa Schiaparelli, Salvatore Ferragamo, Roger Vivier e il XVII secolo francese. La cliente era una principessa araba che si sposava. Ma ottenere le foto dei suoi modelli più esclusivi non è facile: le paperone non vogliono perché così indossano stiletti davvero unici al mondo (ed incopiabili).

I materiali sono fantastici: piume di emù, aquila, visone, coccodrillo nappato,pitone, zaffiri, diamanti neri, smeraldi, rubini, tutti incastonati in oro e argento. «C’è anche chi porta i gioielli di famiglia. Li uso come fibbie affinché possano essere impiegati con più scarpe». Gli affari vanno a gonfie vele con le nababbe, ma business is business. E allora la Morales, due volte all’anno, presenta anche collezioni destinate, in teoria, anche alle comuni mortali. L’ultima l’ha dedicata all’Antico Egitto. Prezzi popolari? Macché: l’Alado costa 1.300 euro, il Cleopatra 600.
lastampa.it

Diabolik razzia oro e diamanti

ROMA - Un furto in gioielleria stile Diabolik. Messo a segno da due malviventi mascherati, utilizzando anche attrezzature sofisticate, pianificato con cura, che ha fruttato un bottino di oro e diamanti per 100 mila euro. È accaduto l'altro ieri notte al «Gioiello», in via Collatina all'angolo con via Latisana, al Collatino. «Stesso giorno - ricorda il titolare da 22 anni - dell'ultimo furto subito». Una coincidenza che al danno aggiunge lo scherno del caso. Indaga il Commissariato Tor Pignattara. In due hanno scavato un buco su una parete della cantina del palazzo che si trova accanto al negozio. Probabilmente hanno lavorato giorni. I malviventi hanno forzato l'ingresso del condominio dal quale si accede alle cantine e la porta del vano che corrisponde all'oreficeria. Il negozio all'interno è dotato di microfoni a parete per rilevare vibrazioni anomale e telecamere a infrarossi che guardano nel buio. Entrambi i sistemi però si sono rivelati inutili. Per ridurre al minimo i rumori, i ladri hanno usato gommapiuma ad alta densità in grado di assorbire il baccano dei colpi sul muro. E quando sono entrati nella gioielleria avevano il volto coperto da passamontagna con una luce sistemata all'altezza della fronte, in modo da illuminare lo spazio dove si muovevano. Creato un varco con misure di circa 70 per 30 centimetri, i due Diabolik sono passati alla fase finale. L'altra notte sono entrati nella gioielleria. «Avevano le piantine catastali - riflette il proprietario - Si sono mossi senza commettere errori, evitando cioè di trovarsi di fronte a ostacoli». Il buco è corrisposto esattamente alla galleria di una delle due vetrine. Da qui in poi le telecamere hanno ripreso tutto. Entrambi di media statura, i ladri sono entrati nel locale e hanno razziato le vetrine coi gioielli esposti: diamanti ma anche orologi in oro. Il giorno dopo, si è accorto del colpo il portiere dello stabile notando la luce accesa in cantina. Un altro bottino di oro e pietre preziose è stato rubato ieri a San Giovanni. Ieri intorno alle 12 un rappresentante di gioielli è stato derubato della sua valigetta con all'interno il campionario di preziosi del valore di oltre 40 mila euro. Il lòavivente è arrivato in sella a una moto, ha infranto il lunotto posteriore della vettura, afferrato la borsa e fuggito.

iltempo.it - Roma

Kimberley Process Approves Zimbabwe Proposal.

Zimbabwe moved one step closer to legally exporting goods from its Marange mine after all members of the Kimberley Process (KP) approved a proposal to enable the exports.

 
“This is an important step forward to allow the exports but the Zimbabwe saga is not yet over,” said a source close to the negotiations. “We are still waiting for a response from Zimbabwe but more importantly, it is now up to the KP chair to formalize the agreement through an administrative agreement.”

The Democratic Republic of the Congo (DRC) took over from Israel as KP chairman on January 1. The KP members responded to a written proposal sent out by 2010 chairman, Israel’s Boaz Hirsch, after talks at the KP’s annual plenary failed in Jerusalem in November.

The now approved amendment raised the veto conditions on the KP’s working group for monitoring so that any three members, rather than two, can submit a report should Zimbabwe breach the joint working plan meant to keep Marange operations in compliance. In addition to enabling exports from the two operating mines at Marange – those operated by Mbada and the Zimbabwe Mining & Development Corporation (ZMDC) - the agreement makes provisions for future mines being developed in the fields. The role of the KP monitor for Marange will also change so that no supervision of shipments will be required, as was stipulated before. The role of the monitor will solely be to oversee the compliance at the mines.

Rapaport News

Il Club degli Orafi fa il suo ingresso nel Responsible Jewellery Council

Sempre più etica e responsabilità nel comparto orafo




Il 18 gennaio scorso, durante la conferenza stampa tenutasi a VicenzaOro First, il Responsible Jewellery Council (RJC) ha annunciato l’ingresso nel proprio organico del Club degli Orafi Italia, una presenza che va ad affiancare le oltre 260 aziende e gli importanti enti di categoria nazionali ed internazionali (Confindustria Federorafi, il World Gold Council, la British Jewellers Association, Jewels of America, l’America Jem Society, l’Union Française BJOP, la Danish Association ecc…) già membri del RJC .
Il Club degli orafi, Fondato a Milano nel 1980, è un’associazione indipendente dei principali operatori della gioielleria italiana e rappresenta la fonte più affidabile di informazioni sull’andamento dell’industria orafa italiana per l’intera filiera della gioielleria.

“Desideriamo collaborare insieme al Council e ai nostri membri per assicurare uno sviluppo responsabile ed etico del settore,” ha detto Luciano Mattioli, Presidente del Club degli Orafi Italia. John Hall, Vice Presidente del RJC, ha dichiarato che “L’ingresso del Club degli Orafi nel RJC rafforzerà la missione che il Council svolge tra gli operatori delle grandi e piccole aziende nel mercato europeo, apportando all’impegno del RJC il notevole livello di esperienza e competenza dell’industria orafa italiana”. Per il comparto si allarga l’impegno etico e più responsabilità per il comparto della gioielleria.
 
scritto da Maria Rosaria Petito  

18/01/11

PORTAFOGLI - Italia non "periferica",alla larga dall'oro - Bnp.

MILANO, 18 gennaio (Reuters)

- Nessun rischio significativo su debito Italia in 2 anni
- Euro visto a 1,20 dollari a fine 2011
- Fra materie prime puntare su metalli di base e petrolio.



L'Italia non corre rischi, almeno nel breve termine e se la moneta unica nel 2011 pagherà le tensioni sui debiti sovrani che periodicamente scuotono Eurolandia, nei prossimi 2-3 anni continuerà tuttavia ad esserci la volontà politica di non lasciar naufragare nessuno stato membro. Quando si parla di zona euro, l'orizzonte è ravvicinato per Vincent Treulet, responsabile della strategia di investimento di BNP Paribas Investment Partners che scommette sui governativi, anche periferici, solo con duration corta.

"Non pensiamo che l'Italia sia un paese periferico; se si considera il debito totale (debito pubblico e privato ndr) Italia e Francia non sono cosi distanti", ha detto a Reuters Treulet. "Riteniamo che entrambi non siano sotto minaccia immediata".

In Italia il settore privato è sottoindebitato, spiega il manager e il paese ha dimostrato la propria abilità a sopportare il peso di un alto debito pubblico; non solo, il tasso di risparmio delle famiglie è elevato e il sistema bancario è più solido rispetto alla Spagna, "quindi pensiamo che i rischi nel breve termine siano piuttosto limitati".

Nonostante i meccanismi di salvataggio messi a punto dall'Unione mettano al riparo dall'ipotesi di default nei prossimi due anni, il rischio sovrano continuerà a tenere in scacco la regione, schiacciando la moneta unica a 1,20 dollari entro fine anno secondo Treulet. Non è troppo tardi per cavalcare le borse emergenti "che non trattano a premio sugli utili futuri, anche se lo sconto è sparito, il che è ragionevole dal momento che la crescita dei mercati emergenti dovrebbe essere superiore e il rischio sta convergendo su quello dei mercati sviluppati", ha spiegato il fund manager. Anche il debito dei paesi in via di sviluppo "continua ad offrire spread interessanti", senza contare che le valute emergenti, con l'esclusione del real brasiliano e della lira turca, hanno margini di apprezzamento significativi.

Sul fronte della materie prime è invece giunto il momento di abbandonare l'investimento in oro, preferendo commodity cicliche come i metalli di base e il petrolio.

"L'oro si apprezza se c'è previsione di inflazione o se si teme un collasso del sistema finanziario, preoccupazioni che non prevediamo ci saranno nel 2011 e neppure nel 2012", secondo Treulet, che stima una discesa del metallo prezioso di circa il 10% quest'anno.

Gioielli, piccolo è bello.

Controllo e flessibilità. Sono questi gli elementi che caratterizzano la strategia dei produttori di gioielli di nuova generazione. Si tratta di aziende, perlopiù micro e piccole, che riescono a gestire direttamente l’intera filiera, dalla progettazione alla distribuzione.

In questo modo contengono i costi, che negli ultimi anni sono lievitati soprattutto a causa dell’aumento del prezzo dell’
oro, e mantengono competitività economica e progettuale in un mercato sempre più aggressivo. Accanto ai grandi nomi della gioielleria (come Pomellato o Bulgari) vi sono, infatti, tantissimi prodotti unbranded, che riprendono, declinano, o addirittura anticipano, i trend del momento. Naturalmente le dimensioni ridotte consentono una grande agilità. Spiega Dario Maschio, fondatore di Maschio Gioielli: “possiamo reagire con immediatezza alle sollecitazioni della domanda ma anche assecondare le nostre intuizioni in tempo reale, senza bisogno di coinvolgere consulenti o comitati prodotto”. Le vendite segnalano un andamento positivo dei gioielli che accostano l’oro rosa a una certa pietra? Nell’arco di una settimana viene ampliata l’offerta di pezzi che giocano su questo mix. Piacciono i ciondoli di grandi dimensioni? Si disegnano subito nuove forme in formato maxi. Il medesimo approccio viene applicato anche all’esposizione dei negozi, che può variare più volte durante il giorno in relazione, per esempio, al tipo di clientela prevalente in quella fase della giornata. In questo modo le aziende hanno la possibilità di sperimentare, osare, azzardare. Introducono piccole o grandi novità, verificano la reazione del pubblico e procedono per successivi aggiustamenti. Insomma, provano e rischiano sulla propria pelle, come osserva Maschio: “si lavora “senza rete” e molto difficilmente (come del resto tutto l’ambiente della nano-impresa) si è sostenuti da incoraggiamenti governativi. E’ una piccola missione che richiede molta fede!”

di Anna Zinola - http://www.corriere.it/

Oro e petrolio in flessione, recupera il caffè.

Per i mercati in generale – e non solo per le materie prime – la giornata è stata davvero povera di spunti. Negli Stati Uniti le borse sono rimaste chiuse per il Martin Luther King Jr Day e in Europa non sono stati diffusi dati macro rilevanti. L'arretramento dell'euro dopo i rialzi dei giorni scorsi ha favorito la discesa delle quotazioni dei metalli preziosi, con l'oro appena sopra 1.360 dollari l'oncia. In ribasso anche il petrolio Brent: la scadenza marzo ha perso l'1% a 97,43 $/barile, grazie anche al completamento della riparazione della pipeline in Alaska. All'Lme i metalli non ferrosi hanno invece concluso tutti la giornata in terreno positivo, con l'unica eccezione dell'alluminio. Il rialzo più marcato, oltre il 2%, riguarda piombo e zinco. Il grano all'Euronext ha guadagnato appena lo 0,3% a 251,75 €/tonn, nonostante lo sciopero in Argentina e voci di nuovi forti acquisti dell'Algeria: almeno 600mila tonn, si dice, il che porterebbe il totale nell'ultimo mese a circa 1 milione di tonn. Quasi invariati, infine, i coloniali, a parte il caffè robusta, in recupero dello 0,7%.
 
ilsole24ore

La Svizzera celebra gli eventi espositivi dell’orologeria mondiale.

Inaugurato ieri il Geneva Time Exhibition. Oggi al via il SIHH, Salone dell’Alta orologeria.Torna come ogni anno uno degli appuntamenti più attesi dagli appassionati di alta orologeria. Dal 17 al 19 gennaio 2011 il Palexpo di Ginevra torna ad ospitare il SIHH, Salon International de la Haute Horlogerie, che è arrivato alla sua ventunesima edizione. Come sempre sono 19 gli espositori, selezionati marchi di alta orologeria e alta gioielleria, che mostreranno le loro creazioni più preziose nei 30.000 quadrati della location prescelta, tra novità strabilianti dal punto di vista estetico o tecnico. L'edizione si preannuncia favorevole, con l’attesa di una scossa in senso positivo del mercato. Tra gli eventi collaterali, attirerà l’attenzione di estimatori e collezionisti la mostra “Treasures from the Beyer Clock and Watch Museum in Zurich” che espone circa ottanta dei pezzi più significativi della collezione di orologi di Zurigo e ripercorre la storia dei segnatempo dalla meridiana all’orologio da polso. Non mancherà un cocktail dedicato a una raccolta fondi benefica a favore della Theodora Children’s Trust.

Photo Credits: ©SIHH 2010

17/01/11

L'oro è di nuovo il re del lusso

Al via oggi la rassegna VicenzaOro First 2011 con 1.500 espositori a rappresentare il meglio dell'oreficeria e dell'argenteria internazionale. La rassegna si apre in un clima positivo, segnando il ritorno in auge dei preziosi più classici e tradizionali. Saranno circa 1.500 espositori, numero stabile rispetto all'edizione precedente, per 50 paesi del mondo a esporre le proprie collezioni nei 29 mila metri quadrati della Fiera di Vicenza, per una sei giorni di eventi e presentazioni. Sono questi alcuni numeri di VicenzaOro First 2011.

Cartier spopola in Cina e spinge le vendite di Richemont

Cartier spopola in Cina e spinge le vendite di Richemont


di Francesca Gerosa - Milano Finanza

La domanda cinese molto attiva sulla marca di gioielli e orologi Cartier ha spinto le vendite di Richemont. Il gruppo svizzero del lusso ha infatti chiuso il terzo trimestre fiscale con ricavi pari a 2,1 miliardi di euro in rialzo del 33% (1,99 miliardi le attese degli analisti). Il rialzo in valuta locale è stato del 23%, ma si riduce al 19% escludendo Net-a-Porter. Nella sola regione Asia-Pacifico le vendite sono salite del 57% a 772 milioni di euro e gli analisti prevedono che l'area sia sulla buona strada per diventare il primo mercato di Richemont superando così l'Europa grazie a un tasso di crescita annuo del 25%.

Tutte le divisioni hanno mostrato crescite a due cifre. Le vendite di gioielli sono infatti aumentate del 30%, quelle di orologi del 30% e la divisione di scrittura, che comprende il marchio Montblanc, del 19%. Mentre la divisione Altro, che annovera i marchi di lusso Alfred Dunhill e Chloe, ha registrato un incremento delle vendite del 75%.

Nel solo periodo natalizio il gruppo ha inoltre mostrato un aumento delle vendite a 2,12 miliardi di euro rispetto agli 1,56 miliardi dello scorso anno e ai 2 miliardi stimati dagli analisti. "Richemont ha realizzato buoni risultati riflettendo una crescita delle vendite soprattutto a livello retail nell'ultimo trimestre", ha spiegato la società ginevrina titolare di alcuni marchi dell'eccellenza elvetica come Van Cleef & Arpels, Jaeger-LeCoultre e Baume & Mercier.Il gruppo svizzero ha però fatto sapere che sul quarto trimestre peserà il paragone con il trimestre di confronto molto buono e che l'effetto del franco svizzero metterà sotto pressione il gross margin. "Il margine lordo è previsto sia influenzato negativamente da un franco svizzero più forte alla luce della fase produttiva svizzera del gruppo", ha affermato il presidente di Richemont, Johann Rupert.

Ma non è una sorpresa. "Questa è una affermazione tipica di Richemont. Annunciano cifre davvero forti e poi si aspettano il peggio", ha commentato Patrik Schwendimann di ZKB, definendo "impressionanti" i dati del trimestre perché "nonostante le elevate aspettative, i risultati hanno sorpreso ancora di più". Anche secondo Cheuvreux (rating selected list e target a 65 franchi sul titolo) la tradizionale cautela del management di Richemont non ostacola un miglioramento delle stime di Eps della società, di conseguenza "rimaniamo positivi sui solidi fondamentali del gruppo, combinati con un ottimo momentum in termini di Eps".Una cautela sul trimestre finale al 31 marzo che tuttavia per gli analisti di Kepler Capital Markets riduce lo spazio per un rialzo delle attese di utile da parte del mercato. Così alla Borsa di Zurigo l'azione perde il 2,30% e scende a quota 55,30 franchi svizzeri. A piazza Affari anche
Bulgari arretra dell'1,16% a 7,665 euro.

"Nonostante tali risultati facciano pensare a un ottimo andamento della stagione natalizia per tutte le società del lusso, ribadiamo come tali dati abbiano storicamente mostrato una scarsa correlazione con quelli del gruppo
Bulgari, società sulla quale manteniamo la nostra visione molto cauta con un target price a 6,20 euro", sostiene Intermonte.

Miners in the southern African kingdom of Lesotho have found one of the world's largest diamonds, a near-flawless white gem weighing nearly 500 carats, mining group Gem Diamonds said on Sunday.

The diamond was discovered in the Letseng Mine on September 8, the company said in a statement. It has been analyzed by experts in Antwerp and found to weigh 478 carats, with very few inclusions and of outstanding color and clarity. "It has the potential to yield one of the largest flawless D color round polished diamonds in history," the company said. Letseng is one of the most productive mines in history  four of the world's 20 largest rough diamonds have been found at the mine, including the three largest found this century.
Before it is cut into gems it is hard to value the diamond, but a spokesman for Gem Diamonds said a similar weight stone with lesser-quality color and clarity had recently sold for $12 million (around 5.5 million pounds). "Preliminary examination of this remarkable diamond indicates that it will yield a record breaking polished stone of the very best color and clarity," Clifford Elphick, the chief executive of Gem Diamonds, said in a statement.

Clifford Elphick was having lunch last month when he got a text message asking him to the call the office. Gem Diamonds, his company, had just discovered the world’s eighteenth-biggest white diamond in Lesotho.
“I had a message saying ‘Phone me urgently’,” he says. “I thought: ‘This is either good news or bad news.’ Funnily enough, we did order a bottle of champagne and have a toast.”
The uncut 493-carat diamond is expected to fetch up to $10 million (£4.9 million) when sold this month in Antwerp. It is the latest example of the burgeoning price growth in the diamond market. While metals such as copper and zinc have stolen the headlines during the current commodity boom, diamond traders are now benefiting from their very own version of a “super-cycle”. In a market notorious for various grades and specifications, average prices for rough diamonds – those yet to be cut or polished for the retail trade, a process that can take 18 months – are up by 10 per cent year-on-year.

The price growth is even stronger for higher-quality stones, those often above two to five carats and containing fewer flaws or inclusions (spots caused by graphite). Gem Diamonds is achieving average prices of $2,000 per carat for the diamonds discovered at its Letseng mine in Lesotho - 35 per cent above the levels seen a year ago.

LONDON (Reuters)

L'indiano con 2.500 negozi «Dovete comunicare meglio»


Mehul Chocksi

Il signor Mehul Choksi è uno signore grande, grosso e coccolato. E si capisce subito perché, visto che si tratta del presidente del Gitanjali Group, colosso che fattura 1,5 miliardi di dollari ed è considerato uno dei nomi più rispettati nel mondo della gioielleria a livello internazionale. Dicono che ha costruito uno dei più grandi imperi dei diamanti e della gioielleria dell'India grazie a una tenace determinazione, guida visionaria ed eccellente comprensione del mercato mondiale. In appena venti anni ha creato il più prezioso conglomerato di gioielleria dell'India, oltre ad avere introdotto il concetto di distribuzione di gioielleria firmata e averla resa accessibile al grande pubblico, attraverso investimenti sia nel prodotto che nell'esperienza dell'acquisto. Il giornalista vicentino Paolo Madron, direttore del quotidiano on line Lettera 43 che ieri ha moderato la tavola rotonda "Il gioiello italiano ha bisogno di una nuova bussola", lo ha presentato come un formidabile retailer, con 2.500 punti vendita nel mondo, in procinto di raddoppiarli. Uno che sta introducendo il consumatore indiano al concetto del lusso, in un Paese dove peraltro la domanda di gioielleria è cresciuta del 62%. E allora, un personaggio così, capace di muovere quotazioni e interessi, cosa chiederebbe alla Fiera e ai nostri orafi? Orecchie aperte: «Marketing più veloce, comunicazione più rapida e immediata», risponde lui, che ammette di apprezzare l'execution (esecuzione) e l'appeal del design fatto dai nostri orafi. Al dibattito di ieri hanno partecipato, oltre al presidente della Fiera Roberto Ditri, anche Armando Branchini, segretario generale della Fondazione Alta Gamma che riunisce aziende italiane di reputazione internazionale, nella fascia più alta del mercato e Andrea Morante, amministratore delegato dei gioielli Pomellato. Per Branchini «importante evitare ristrutturazioni selvagge e trovare invece il modo di valorizzare la parte migliore delle imprese». Per Morante «bisogna costruire più brand». Per Matteo Marzotto, imprenditore e presidente di Enit, bisogna essere in grado di fare più sistema, magari a scapito dell'individualismo spaventoso che è sempre stato la nostra caratteristica.

ilgiornaledivicenza.it

Fresnillo: nel 2010 produzione record di argento e oro, nuovi massimi previsti nel 2011


Fresnillo, società mineraria del Messico quotata a Londra, ha registrato nel quarto trimestre dell'anno una produzione record di oro. In particolare, sono stati prodotti 10,5 milioni di once di argento, con un aumento del 3,6% rispetto al corrispondente periodo del 2009, mentre quella di oro è cresciuta del 26% a 100.822 once. Sull'intero anno la produzione di argento è salita del 2% a 42,1 milioni di once e quella dell'oro è aumentata del 33% a 368.995 once. Massimi livelli di produzione. E anche per il 2011, la società prevede di realizzare una produzione record. La produzione di argento dovrebbe salire del 5% a 44 milioni di once, mentre quella dell'oro è prevista a 400.000 once, con un rialzo dell'8%.

Finanzaonline.com

Morgan Stanley alza il tiro sull'oro.

(Teleborsa) - Morgan Stanley alza il tiro sull'oro, rivedendo al rialzo la stima di prezzo per un biennio. La banca d'affari statunitense ha infatti rialzato la stima di prezzo per il 2011 del 6% a 1.400 dollari l'oncia , alzando in pari misura quella del 2012 a 1.330 dollari. Ma Morgan Stanley è stata in proporzione più generosa nel lungo periodo, rivedendo la propria stima del 21% a 905 dollari l'oncia.
La domanda di oro quale bene d'investimento è cresciuta notevolmente negli ultimi anni rispetto al suo impiego nel campo della gioielleria ed in campo industriale. Nel 2010, tale domanda è salita a quasi un terzo della domanda totale, contro il 9% del 2002, e dovrebbe aumentare ancora in futuro grazie anche al successo ed alla diffusione degli ETF.

Presidente tunisino scappato con una tonnellata di oro

Secondo l’edizione online di Le Monde, il presidente tunisino Ben Ali e la moglie avrebbero lasciato la Tunisia in rivolta portando via una tonnellata e mezza di oro. Stando ai servizi segreti francesi, Ben Ali è stato destituito direttamente dall’esercito tunisino. Secondo voci circolanti a Tunisi anche negli ambienti giornalistici locali, l’esercito avrebbe già arrestato 1.700 appartenenti alla odiata guardia presidenziale dell’ex leader Ben Ali. La Guardia, ma non si hanno mai avute precise notizie, sarebbe stata formata da 7.000 unità, dipendenti direttamente dalla presidenza della Repubblica e molto ben pagate
Unità dell’esercito hanno attaccato, la scorsa notte, la caserma della Guardia presidenziale a Gammarth, nella periferia nord di Tunisi. Secondo quanto riferito all’Ansa da abitanti del luogo, dopo un scambio nutrito di colpi di armi da fuoco, i militari si sarebbero ritirati. Sempre a Tunisi, nella zona della Manouba è stato dato alle fiamme, nella tarda serata di ieri, uno stabilimento per la produzione di generi alimentari, con depositi di grano. Lo riferiscono fonti locali.
L’oppositore storico tunisino in esilio, Moncef Marzouki, ha annunciato oggi da Parigi la sua candidatura alle elezioni presidenziali previste nel giro dei prossimi due mesi in seguito alla caduta del presidente Zine al Abidine Ben Ali. Marzouki è leader del Congresso per la Repubblica, partito della sinistra laica messo fuori legge sotto il regime.

First 2011, Ditri “Dobbiamo passare da luogo contenitore a luogo di contenuti”

15 gennaio 2011
Inaugurato oggi a Vicenza il primo appuntamento internazionale, 1500 le aziende presenti nei padiglioni
Si respira ottimismo al taglio del nastro di Vicenzaoro First, il primo appuntamento internazionale dedicato al mondo della produzione orafa: 5 per cento il tasso di crescita dell’economia mondiale nel 2010 con un + 27 percento fatto registrare nell’esportazioni dalle aziende italiane, anche se quest’ultimo dato risulta viziato dall’impennata delle materie prime. Ma, come ha sottolineato il presidente dell’ente fieristico veneto, Roberto Ditri, non è il momento di abbassare la guardia, anzi bisogna continuare a lavorare soprattutto esplorando e consolidando tutti quei mercati che di emergente hanno ormai ben poco.

Il Presidente fiera Vicenza, Roberto Ditri
Si tratta di paesi con classi sociali medio, medio-alte in formazione, mercati con dinamiche di crescita e prospettive assai promettenti, dazi doganali permettendo. Mercati già sensibili all’esclusività al bello, al gioiello “Made in Italy”, quindi da presidiare per cogliere le opportunità che si possono presentare. Prima fra tutte la temutissima e ambitissima Cina“.  A supporto di quanto dichiarato, il presidente Ditri, ha annunciato la partenza di un “nuovo corso” per Fiera Vicenza (FDV 2011-2015): cinque anni di programmazione e studi per ridisegnare il volto dell’ente. “Dobbiamo passare da luogo contenitore a luogo di contenuti. Una fiera che promuova l’incontro e la sintesi progettuale, che valorizzi le eccellenze a livello globale“.
La cerimonia di apertura è stata anche l’occasione per porre all’attenzione del mondo orafo uno dei grandi interogativi di questi ultimi anni: dove traghettare la grande creatività italiana.  Nell’evento, organizzato presso la sala Trissino, e moderato dal direttore del quotidiano online “Lettera43“, Paolo Madron, hanno dato il loro contributo alla discussione Armando Branchini, Segretario Generale Fondazione Altagamma, Matteo Marzotto, Presidente Enit, Andrea Morante, amministratore delegato Pomellato e l’imprenditore indiano Mehul Choksi, presidente del gruppo industriale Gitanjali. Investire in innovazione, design e industrializzazione, del resto come sempre, rappresentano per gli ospiti interevenuti  le direttirici da seguire per riposizionare il gioiello italiano sui mercati internazionali. Ospite d’onore l’Ambasciatore Cinese in Italia, Ding Wei, presente in fiera con una folta delegazione di buyers.
Sono 1500 gli espositori presenti in questi giorni  nei padiglioni di fiera Vicenza rappresentativi di 50 paesi e 54 province italiane.

16/01/11

Benvenuti nel mio blog

In questo blog si vogliono evidenziare argomenti dedicati al diamante, alle pietre preziose ed ai metalli preziosi.
Alcuni di Voi si staranno chiedendo: "cosa è un gemmologo?".
Il gemmologo è un esperto nello studio,classificazione,stima e valutazione della qualità delle pietre preziose ed offre la propria conoscenza per fornire consulenze e stime a clienti che ne facciano richiesta, ma anche ad altre figure porfessionali (es.gioiellerie, produttori di gioielli, ecc.).
Personalmente sono diversi anni che lavoro in questo settore e che mi occupo di questi argomenti, ma se devo essere sicero, è la mia prima volta che scrivo un blog.
Quindi se non dovessi essere chiaro ed esaustivo nei miei post...spero abbiate pazienza...si può sempre imparare!.

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